Leonardo Sciascia, disoccupazione e produzione

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(Martello)

Nel romanzo di Sciascia “Una storia semplice” un borioso ed ignorante questore per caso incontra il suo vecchio professore di italiano:

  • “Professore, si ricorda di me?”
  • “Certo che mi ricordo”
  • “Nei componimenti d’italiano lei mi assegnava sempre un tre, perché copiavo. Ma una volta mi ha dato un cinque: perché?”
  • “Perché aveva copiato da un autore più intelligente”
  • Il questore scoppiò a ridere: “Ero piuttosto debole in italiano. Ma come vede, non è stato poi un gran guaio: sono qui, questore…”
  • E il professore: “L’italiano non è l’italiano: è il ragionare. Con meno italiano lei sarebbe forse ancora più in alto”.

Il Governo ha commentato i recenti dati ISTAT con sobrio compiacimento (meglio non illudere troppo la gente): la disoccupazione nel secondo trimestre del 2017 scende al 10.9%, il livello minimo rispetto al 2012; la produzione industriale a giugno accelera a +1,1%, +5,3% tendenziale. Con meno Governo avremmo fatto molto meglio.