Ogni anno viene legalmente assassinato (condannato a morte) un imprecisato numero di cinesi (stimati diciottomila nel decennio 1990/2000), anche per reati di dubbia o arbitraria gravità (uccisione di una tigre, evasione fiscale, pubblicazione di materiale pornografico, spaccio di danaro falso, sabotaggio rivoluzionario). Quanto al metodo di esecuzione, da tempo la “tradizionale” pallottola dietro la nuca (pagata dai familiari del condannato) è stata sostituita dalla “più comoda” iniezione letale (a carico dello Stato, cioè dei cinesi al momento sopravviventi). Ogni anno viene legalmente rapinato (tassato) dallo Stato Italiano un preciso numero di esercenti. La rapina viene eseguita tramite registratore di cassa, magari “comodamente” connesso con Pos compatibile. Registratore e pos, come la pallottola delle esecuzioni cinesi, non li paga lo Stato.
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