Come illumina Il Sole 24 Ore non illumina nessuno. L’illuminazione che andiamo a spulciare è un articolo di Pierluigi Ciocca “La lezione di Keynes: investire, non dissipare”. L’illuminatore sostiene che è inaccettabile sul piano politico, e ancor più sul piano morale, che il rischio di corruzione nei pubblici appalti induca il Governo ad una prudenza estrema nell’investire. Al contrario, gli investimenti pubblici sarebbero l’unica via per rinvigorire l’esangue economia italiana: e questa sarebbe niente po’ po’ di meno la lezione del grande economista Keynes, che aborriva il disavanzo dello Stato, il debito pubblico e gli sperperi e affidava l’investimento pubblico al controllo di bilancio. La faccenda non mi quadra: se Keynes combatteva disavanzo di Stato e debito pubblico, non si capisce come avrebbe potuto approvare che un’indebitatissimo Stato italiano aumentasse ancora i pubblici investimenti. Ma soprattutto è davvero incredibile che nel terzo millennio ci siano ancora degli sprovveduti convinti che funzionari e burocrati di ministero siano le persone più adatte a decidere come e dove investire il danaro (del popolo bue)