Lezione in classe: l’ideologia

Prof. Modaiòlis (à la page, tipo “lo studio è un percorso comune di ricerca tra insegnante ed alunni “): Ragazzi, cos’è l’ideologia?

Cretinetti:(il primo a parlare: regolare, è il più ignorante): Professore, è quel fatto… cioè…  insomma l’ideologia sono quelle idee più importanti… che siamo convinti di essere nel giusto, e se magari qualcuno non la pensa come noi… e comunque lo dobbiamo rispettare!

Modaiòlis annuisce con convinzione. Tutti gli altri in supino silenzio.

Secchioni: Professsore, ma tu … (il tu al professore, che cosa bella e democratica!)

Modaiòlis: Ragazzi, ascoltiamo Secchioni!

Secchioni: …ti ricordi quel tema sulla frase di Ezra Pound?  “Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”. Se uno veramente ci crede in un’ideologia, è disposto ad affrontare anche la morte!

Il religioso silenzio viene dissacrato da un importuno mormorio.

Prof. Modaiòlis (seccato): Vetriolaccio, sempre il solito! Ti degni di far sapere anche a noi?

Vetriolaccio (accomodandosi gli occhiali a fondo di bottiglia): Professore, stavo dicendo: “…non solo ad affrontare la morte, ma pure a procurarla! Magari in buona fede, sicuro che il sacrificio di qualcuno sarà sicuramente compensato dal beneficio di tutti!

Prof. Modaiòlis (sarcastico): E allora, cosa sarebbe l’ideologia?

Vetriolaccio (sornione): “E’ una comodità! (e tace perfido, godendosi lo smarrimento generale)

Secchioni (tra il sospetto e la sfida): “Ah! Una comodità? Nel senso?

Vetriolaccio (con sufficienza): “Nel senso che per qualunque problema basta applicare l’ideologia e il gioco è fatto! La droga, le tasse, l’omosessualità, il crocifisso in aula, la crisi dell’Alitalia, le colture geneticamente modificate, l’energia nucleare… Per tutto l’ideologia c’ha già una risposta bella e pronta, il cervello non è costretto a ragionare e si guadagna anche un sacco di tempo!

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