Evasore totale (??)

Romaniello.jpg

(Romaniello)

Ogni tanto ci capita sorbirci notizie tipo “Grazie ai controlli incrociati, spesometro, bla bla bla… scovati  migliaia di evasori totali”: che non pagano un euro di tasse, verrebbe di pensare. Quindi questi furfantoni: non mangiano per non pagare l’IVA sugli alimenti, quindi si fanno ospitare da amici o si imbucano a feste e ricevimenti; non bevono per non pagare le tasse sul consumo d’acqua, quindi vanno al bar e chiedono un bicchiere di acqua naturale (senza caffè, altrimenti scatta l’IVA); non hanno casa, né lasciata dai genitori (l’Agenzia Entrate li aspetterebbe al varco con l’imposta di successione) né comprata (per non pagare l’IVA al al costruttore o l’imposta di registro allo Stato); non hanno automobile (per non pagare la folla di tasse sulla benzina e sugli autoveicoli); non vanno in vacanza, per non pagare la tassa di soggiorno al Comune e l’IVA all’albergatore; non fanno uso di energia elettrica, gas, telefono, per non pagare le tasse sulla bolletta con annesso canone RAI. E per essere coerenti non muoiono, per evitare agli eredi la “tassa sul morto”. Vuoi vedere che l’evasore totale è un delinquente che paga solo il 25% di tasse.? Una miseria, rispetto al normale 65%!

Dilettanti allo sbaraglio?

Intestazione2.png

 

Franco Donarelli.jpg

(Franco Donnarelli)

E’ in arrivo l’ennesima “semplificazione” fiscale: una “nuova IMU”, che dovrebbe riunire IMU e TASI mandando in soffitta le circa duecentomila aliquote oggi disposte dai Comuni. La nuova aliquota dovrebbe essere dell’11,4 per mille. Qualcuno pagherà di meno, qualcuno di più, sicuramente la “nuova” IMU ci costerà di più delle “vecchie” IMU e TASI messe insieme.

Questi imbecilli che ci governano saranno anche dilettanti allo sbaraglio, ma il gioco delle tre carte lo hanno imparato in fretta.

I pazzi di Andreotti…

AlitaliaElemosina.jpg

(bastardidentro)

Una delle frasi più famose di Andreotti:  I pazzi si distinguono in due tipi: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie dello Stato. Oggi i pazzi sono di un solo tipo: credono di essere dei politici illuminati e di poter risanare l’Alitalia.

Amazon, Google, sciur Brambilla e don Gennaro

Intestazione2.png

 

AGJ.jpg

(AGJ)

La legge di bilancio del 2018 prevede che lo Stato incassi 190 milioni di euro da una tassa sui acquisto on-line (web-tax). Con questa tassa, al momento non introdotta “in attesa delle decisioni dell’Unione Europea”, ogni operazione verrebbe tassata al 3%: quindi, se un’operazione avesse un utile del 3%, il guadagno verrebbe tutto mangiato dalla tassa.. Secondo Netcommm (associazione che rappresenta oltre 400 imprese di commercio elettronico, questa tassa  potrebbe costare al settore la perdita di 16.000 posti di lavoro. Facile prevedere l’impatto di questa web-tax, che ha generato non poche perplessità. Ai giganti tipo Amazon o Google farebbe solo il solletico, i piccoli sarebbero costretti a chiudere o ad alzare i prezzi, il danno lo avrebbero infine lo sciur Brambilla e il don Gennaro che acquistano on-line.

E i 190 milioni di euro che lo Stato incasserebbe praticamente da sciur Brambilla e da don Gennaro a quale “nobile scopo” servirebbero?  Non si sa, ma certo se li è già spesi.

Facebook, sciur Brambilla e don Gennaro

Copia di image1.jpg

(prima pagina on line)

Facebook ha deciso di pagare le tasse in ogni Stato in cui opera: Ha anche  “chiuso i conti” con il fisco italiano: 100 milioni di euro e gli passa la paura. Siccome le tasse servono al “nobile fine” di coprire le spese dello Stato cosa pensate che succederà?

  1. Tutti gli altri contribuenti (tra cui sciur Brambilla e don Gennaro) pagheranno 100 milioni di tasse n meno.
  2. Sciur Brambilla e don Gennaro pagheranno le stesse tasse e i 100 milioni di euro saranno destinati alla riduzione del debito pubblico (“nobile fine”).
  3. Sciur Brambilla e don Gennaro pagheranno le stesse tasse e i 100 milioni di euro andranno ad aumentare la spesa pubblica (comunque destinata a “nobili fini”).

Pensione a…minima

Intestazione2.png

(Francesco Guccini – Il sociale e l’antisociale)

Sono un antisociale nato: a scuola non c’era un professore o un compagno con cui andavo d’accordo. Mi sono laureato per miracolo, perché litigavo con i professori. Sui rapporti con chiunque rappresentasse Stato e istituzioni, stendiamo un velo pietoso. Lavoro idem: trovavo un posto di lavoro e poi non sopportavo più il capo.

Attualmente sto in pensione col minimo: mi danno la pensione… asociale.

Quinto: non uccidere con la benzina

Ales.jpg

(Ales)

  • Tutti i politici che ci hanno affondati in un mare di debiti e che sfrattano pure le loro pensioni a spese nostre… io li mettere in fila indiana, li innaffierei uno ad uno di benzina e poi… via! Un bel fuoco!”
  • “Nooo! Mai avrei questo coraggio!”
  • “????????”
  • “Per la benzina dovrei spendere una fortuna!”

Massimo riserbo

Intestazione2.png

kaos66.jpg

(kaos66)

In estrema sintesi Alitalia è questo: 30 anni di perdite, circa 7 miliardi e mezzo di euro sborsati dai contribuenti (secondo altre stime, 10 miliardi negli ultimi vent’anni).  Dal 2018 perde un milione di euro al giorno. Questo “gioiellino” appartiene: per il 49% ad Etihad Airlines, di Abu Dhabi (’sti Arabi dei soldi non sanno proprio cosa farne); 51% a CAI, che a sua volta per circa il 65% appartiene alle banche Unicredit e Intesa Sanpaolo (per la gioia degli sventurati clienti che per un misero finanziamento devono sudare sette camicie). 

Ovviamente il “competentone” di turno, il  vicepremier Luigi di Maio, ha fiutato il “grande affare”: “Su Alitalia l’esecutivo ha le idee chiare e il piano di rilancio della compagnia di bandiera è contenuto nel contratto di governo”. Il “bidone” è stato finalmente messo in (s)vendita e si sono aperte le buste: l’offerta più “seria” è quella di Ferrovie dello Stato (praticamente di proprietà del Ministero dell’Economia:sempre soldi nostri). Infatti è stata presentata offerta vincolante… per una parte di Alitalia. Offerta vincolante… solo se subentrano altre compagnie aeree a supporto e… solo se sarà formulato un credibile piano industriale.

Altra “offerta vincolante” è pervenuta dall’americana Delta Airlines. Non se conoscono dettagli, causa il massimo riserbo dei commissari Alitalia (per Ferrovie dello Stato il riserbo non esiste).